17 Aprile 2018

Incontro territoriale ANBI Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

L’ANBI – Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue – ha promosso un incontro congiunto con le ANBI regionali di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, i rispettivi consorzi di irrigazione e bonifica associati e le organizzazione sindacali agricole piemontesi.

L’incontro, organizzato da ANBI Piemonte con il contributo ed il sostegno dell’Associazione Irrigazione Est Sesia, si è tenuto a Novara il 13 aprile scorso nella magnifica cornice del Castello Visconteo-Sforzesco.

I lavori sono stati preceduti dall’Assemblea di ANBI Piemonte, condotta dal Presidente Vittorio Viora, coadiuvato dal Direttore Roberto Isola. I temi affrontati e più sentiti dagli associati sono stati poi ripresi ed approfonditi nell’incontro successivo.

Il Presidente Viora, riproponendo i temi di interesse dei consorzi piemontesi, ha delineato le conseguenze che i cambiamenti climatici stanno determinando sulle disponibilità di acqua per l’agricoltura. Ha ricordato le situazioni critiche per la siccità dello scorso autunno e i timori che nuove norme in materia di ambiente e risorse idriche possano penalizzare ulteriormente l’irrigazione in Piemonte e, quindi, le stesse produzioni agricole.

Tra i pochi rimedi possibili, il più efficace consiste nella realizzazione di nuovi invasi ad “uso plurimo”, in grado di portare benefici all’agricoltura, alla laminazione delle piene e alle fondamentali esigenze idropotabili. È altrettanto necessaria una sinergia tra i consorzi e le regioni, per far conoscere l’attività che ogni giorno questi sono chiamati ad affrontare per assicurare la “manutenzione” delle reti di canali a favore del territorio per la difesa del suolo, dell’ambiente e del paesaggio.

Il rappresentante dell’ANBI Valle d’Aosta Giorgio Lale Murix ringrazia per l’opportunità offerta oggi di partecipare all’incontro, malgrado sia l’ultima regione ad aver aderito all’Associazione Nazionale. Oggi è più che mai sentita l’esigenza di difendere la tradizione dell’agricoltura di montagna, difesa che passa attraverso la tutela del ruolo dei tantissimi piccoli consorzi irrigui locali. Anche in Valle d’Aosta il problema dell’approvvigionamento idrico comincia a farsi sentire e, quindi, è sempre più necessario confrontarsi con le altre realtà.

Il rappresentante dell’ANBI Liguria Massimo Morachioli fa presente che oltre ad un solo consorzio strutturato, nel territorio regionale coesistono un gran numero di piccole realtà consortili. La problematica della siccità nello scorso anno ha interessato la Liguria e ha reso necessario un confronto con la regione Toscana. L’esperienza vissuta ha indotto i consorzi a delineare apposite misure del prossimo PSR per risolvere i problemi di controllo dei prelievi e degli usi di acqua per l’irrigazione ed in tal senso si confida in un più costante interessamento della regione Liguria.

Tutte le organizzazione sindacali agricole hanno portato i rispettivi saluti e sottolineato la rilevanza dei temi trattati, per cui assicurano la loro collaborazione.

Il Presidente Francesco Vincenzi e il Direttore Generale Massimo Gargano dell’Associazione Nazionale ANBI hanno rimarcato che la complessità dei problemi che i consorzi devono affrontare per continuare ad essere un punto di riferimento insostituibile per il territorio e per l’agricoltura richiedono oggi un approccio completamente nuovo verso le istituzioni regionali, nazionali e comunitarie. Vincenzi sottolinea che ANBI ha intrapreso negli ultimi anni un grande lavoro di riforme interne volto all’ammodernamento dei consorzi di bonifica e di irrigazione, sempre più consapevoli del proprio ruolo anche in sostituzione degli enti locali, che non sono più in condizioni di assicurare una progettualità adeguata alle esigenze attuali di tutela del territorio. Anche nei confronti dell’Europa occorre un approccio innovativo: fino ad oggi abbiamo subito l’imposizione di regole pensate per i paesi del Nord, mentre oggi i paesi mediterranei devono far valere le proprie ragioni.

Il Direttore di ANBI Massimo Gargano sottolinea che i costi dei servizi resi dai consorzi di irrigazione e bonifica alla collettività sono più adeguati e sostenibili di tanti altri servizi “a rete” (acqua potabile, energia elettrica, gas). In più i consorzi di bonifica sono gli attori e i responsabili principali della sicurezza idraulica del territorio: i traguardi raggiunti da ANBI rispetto ai grandi temi strategici del nostro Paese sono stati possibili solo grazie alla determinazione e alla competenza dei consorzi di bonifica, che sanno spendere non solo parole ma progetti e fatti concreti per risolvere i problemi. Solo grazie ad una stretta collaborazione con le organizzazioni agricole e attraverso rapporti diretti con i Presidenti e gli Assessori regionali è possibile rafforzare il ruolo dei consorzi come interlocutori di primo ordine. A livello nazionale sono diversi i frutti di questo rapporto diretto con le istituzioni, dal Piano Irriguo Nazionale, all’inserimento degli impianti e dei canali consortili nelle opere strategiche del Paese, per arrivare al piano invasi.

Il Presidente della Fondazione del Castello di Novara dott. Massimiliano Atelli ha presenziato ai lavori e ha espresso la sua vicinanza al mondo dei consorzi di irrigazione e bonifica a cui è da tempo legato da rapporti non solo professionali.

L’incontro è stato chiuso dall’Assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero che, malgrado gli impegni istituzionali a Torino, ha voluto essere presente all’incontro novarese per confermare la volontà della Regione Piemonte a rivolgere sempre più attenzione alla gestione delle risorse idriche in agricoltura. Sul tema invasi sottolinea la necessità di agire con sensibilità rispetto alle esigenze di ciascun territorio per arrivare alla condivisione delle iniziative. Infatti è necessario comunicare correttamente il ruolo dei consorzi di irrigazione, le cui funzioni sono ancora poco conosciute a livello di opinione pubblica. Il tema acqua poi non può più essere trattato singolarmente, perché rischia di non essere ben compreso, mentre è indispensabile non dividere l’acqua dalla produzione alimentare che ne è condizionata totalmente, soprattutto per quelle di eccellenza che sono il vanto dell’Agricoltura piemontese!

(Ph. Mario Motta)