1 Aprile 2021

Progetto Aretè

Il progetto Areté – Acqua in rete si propone di migliorare la qualità degli ambienti naturali e agricoli di un’area molto vasta che ha come spina dorsale la Valle del Ticino, ma che si estende anche fuori dai confini delle aree protette: a est verso l’Alto Milanese e a ovest verso la Lomellina e le colline del Novarese. Il reticolo irriguo è l’asse portante del progetto: attraverso interventi di valorizzazione e salvaguardia si vuole garantire un generale miglioramento della circolazione dell’acqua, un più adeguato e sostenibile approvvigionamento idrico, con un incremento diffuso della biodiversità.

Grazie alla partecipazione al progetto Aretè, l’Associazione Irrigazione Est Sesia in queste ultime settimane è intervenuta su più fronti con lo scopo di creare ambienti naturali vitali e ricchi di biodiversità. Il progetto prevede diversi interventi da attuare in 4 differenti aree, essi consistono nella diversificazione fluviale dei seguenti corsi d’acqua per aumentarne la potenziale biodiversità: cavo Fresco a Tromello, roggia Castellana – Lanca Ayala a Vigevano, cavo Magnaghi a San Giorgio Lomellina e la roggia Guida a Zeme.
Questi quattro corsi d’acqua si trovano in provincia di Pavia, più precisamente in Lomellina.
L’idea progettuale coniuga le esigenze di gestione della rete irrigua in esame con le opportunità di miglioramento delle condizioni naturalistiche ad essa legate: i cavi in aree agricole possono ospitare specie di particolare interesse conservazionistico, in primis gli anfibi.

Il progetto prevede la creazione di vasche per gli anfibi, le “frog pool”, aree ricavate attraverso la risagomatura spondale del corso d’acqua, in cui l’acqua assume un andamento quasi lenticolare, solamente influenzato dalla portata del cavo e non dalla corrente dello stesso; la creazione di aree di divagazione delle acque in cui ricreare degli habitat acquatici tramite la riprofilatura delle sponde e la costituzione di gradoni intermedi sui quali è favorito lo sviluppo della vegetazione acquatica, ogni area ospiterà una sola specie vegetale selezionata. Infine il progetto prevede anche la creazione di palificate, opportunamente fessurate in modo da consentire l’attecchimento di specie vegetali, nonché il puntuale approvvigionamento per le “frog pool”, il tutto mediante lavori di ingegneria naturalistica atti al consolidamento spondale.