Il Bosco Est Sesia di Agognate si trova a nord ovest della periferia di Novara e costituisce un’oasi verde aperta al pubblico di circa 10 ettari in sponda sinistra del torrente Agogna.
Ricca di farnie, aceri, olmi, ontani e salici, l’area è vivacizzata da un fitto reticolo di antichi corsi d’acqua irrigui che ne lambiscono i terreni.
Le origini del Bosco
Lo studio della documentazione conservata nell’Archivio Storico delle Acque e delle Terre Irrigue dell’Est Sesia fornisce interessanti informazioni sulla storia di questi terreni, un tempo importante pertinenza degli antichi canali della città, denominati “Rogge della Città di Novara”, in quanto destinati a fornire il legname d’opera necessario alla manutenzione e alla ricostruzione periodica di tutti i manufatti idraulici ed irrigui di tali rogge ed in particolare della vicina traversa di derivazione dal Torrente Agogna.
Da decenni, diminuito l’interesse economico per il bosco ceduo di Robinia, la natura ha ripreso lentamente ad affermarsi con lo sviluppo della vegetazione autoctona primitiva; tale peculiarità rende interessante il Bosco Est Sesia di Agognate, vera oasi di natura, in un territorio fortemente antropizzato alla periferia di Novara.
Dal 1986 al 2002 l’Est Sesia, proprietaria del Bosco, ne aveva affidato la gestione alla Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli), che aveva attuato un articolato intervento di valorizzazione del sito, pregevole relitto della foresta planiziale che qualche millennio fa occupava la Pianura Padana.
La fruizione dell’oasi venne negli anni favorita dall’apertura di alcuni sentieri attrezzati per le visite didattiche, con cartelli indicatori e capanni in legno per gli avvistamenti degli animali (l’area era stata dedicata alla memoria del giornalista novarese Mario Pastore, storico conduttore del TG2 degli anni settanta e fortemente impegnato sui temi della salvaguardia ambientale).
Dal 2002 il bosco subì un periodo di forte degrado conseguente alla costruzione della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità (oggi Alta Capacità): una parte dell’oasi venne ceduta per la costruzione dell’infrastruttura mentre i boschi a margine di tale fascia furono interessati dalle aree di cantiere; tali aree sono state ora ripiantumate, in base ad un articolato progetto di riqualificazione e mitigazione realizzato a compensazione del danno ambientale subito.
Nella primavera del 2009, a ridosso delle infrastrutture della linea ferroviaria sono state messe a dimora nelle aree di cantiere alberi e arbusti di numerose essenze, che stanno formando una cintura protettiva al nucleo centrale del bosco.
I monitoraggi ambientali hanno confermato che la porzione del Bosco Est Sesia di Agognate non interessata dalle aree di cantiere ha miracolosamente mantenuto pregevoli caratteristiche ambientali meritevoli di valorizzazione.
Negli ultimi anni Est Sesia ha stipulato un accordo con l’Associazione “Pro Natura Novara” che con i propri volontari cura il bosco agevolandone la “trasformazione da ceduo in fustaia”. Ciò significa che la spontanea ricrescita degli alberi è accompagnata e pilotata dalla mano dell’uomo, che seleziona le pianticelle più vigorose favorendo la crescita in funzione dello spazio e della luce a disposizione. Altre piantine sono trapiantate in posti del bosco più favorevoli al loro sviluppo, spesso dopo una permanenza di alcuni mesi in vivaio per tutelarne meglio l’accrescimento.
I rami e i tronchetti ricavati dalle potature di formazione possono essere prelevati da chi cerca legna da ardere, in cambio di una donazione a Pro Natura. I fondi così ricavati sono impiegati per l’acquisto di nuove piante, strumenti da lavoro e attrezzature di vario genere.
Nel Bosco è anche sede di uno dei primi esperimenti in Italia di GREENTHERAPY: in base ad una apposita Convenzione di tirocinio terapeutico–riabilitativo stipulata con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Ospedale Maggiore di Novara, 2 o 3 persone, già assistite dall’Ospedale, collaborano per qualche ora alla settimana alla manutenzione del bosco, allo scopo di recuperare le “capacità formative e socializzanti”.
Un aiuto al miglioramento del Bosco è venuto anche dai Supermercati Esselunga che nel 2013 hanno finanziato, sulla superficie di circa un ettaro, la sistemazione e il trapianto di 60 arbusti ed 80 alberi specifici del bosco planiziale, come compensazione ambientale prevista per legge a seguito delle opere realizzate più a valle, lungo l’Agogna, per la costruzione di un nuovo supermercato.
Le peculiarità del bosco
Il Bosco Est Sesia di Agognate rappresenta un piccolo relitto degli antichi boschi che, incontrastati, ricoprivano la pianura padana dopo la lunga epoca glaciale. L’impianto floristico e strutturale di queste foreste risale al “periodo atlantico”, il periodo più favorevole alla vegetazione forestale.
Sotto il profilo strutturale, la foresta di pianura, specialmente quella caratterizzata da una buona disponibilità di acqua nel terreno, è considerata una delle forme di vegetazione più complesse delle regioni temperate che dal punto di vista fitosociologico, nel nostro caso, corrisponde all’associazione climax planiziale Carpinetum-quercetum roboris.
Il bosco di Agognate, pur dominato dalla marcata presenza di Robinia pseudo acacia, rivela interessanti pregi ambientali e naturalistici in quanto è costituito da numerose Farnie, Aceri campestri ed Olmi mentre nelle aree più prossime al letto del torrente si innalzano esemplari di Ontano nero, Pioppo nero e Salici Bianchi.
Le specie a foglie decidue sono decisamente dominanti nella componente legnosa del bosco ma non mancano, come nelle formazioni padane più tipiche, specie sempreverdi come Hedera helix, Ligustrum vulgare, Ruscus aculeatus, Vinca minor ed alcune specie del genere Rubus.
La specie più caratteristica e più nobile della foresta planiziale è la Farnia (Quercus robur). Ad essa si accompagnano, con incidenza assai variabile, tra gli alberi, Ulmus minor, Carpinus betulus, Populus nigra, Prunus avium, Acer campestre. Tra gli arbusti abbondante è la presenza del nocciolo (Corylus avellana) ma assai frequenti sono anche il biancospino (Crataegus monogyna), il prugnolo (Prunus spinosa), il sanguinello (Cornus sanguinea), la berretta da prete (Euonymuseuropaeus) e lo spincervino (Rhamnus cathartica).
Il sottobosco erbaceo è assai variabile ma assai ricco nelle varie stagioni, pur mancando di elementi floristici decisamente esclusivi. Vi abbondano comunque Convallaria majalis, Vinca minor, Scilla bifolia, Anemone nemorosa, Anemone ranunculoides, Leucojum vernum, Galanthus nivalis, Erythronium dens-canis, Stellaria holostea e altre ancora.
A causa della presenza di suoli decisamente umidi, a falda superficiale, o frequentemente inondati, parallelamente alle tendenze verso una semplificazione strutturale del bosco (prevalenza di Populus nigra e Populus alba) si sono imposti anche gli ontaneti, pressoché monofitici, ad ontano nero (Alnus glutinosa); con l’umidità accentuata e costante, lungo le rive dell’Agogna, dominano le boscaglie di salici arborei: Salix alba,in grandissima maggioranza, ma anche S. cinerea e il salicone (Salix caprea).
Il bosco Est Sesia di Agognate offre l’opportunità di osservare una buona varietà di uccelli o di piccoli animali, anche se l’avvistamento dei mammiferi risulta difficile a causa delle abitudini schive o notturne della maggior parte di essi. L’area può offrire ospitalità alla Volpe (Vulpes vulpes), al Ghiro (Glis glis), alla Donnola (Mustela nivalis) e al Moscardino (Muscardinus avellanarius).
Numerose sono le specie di uccelli nidificanti o di passo nel bosco di Agognate come il Martin pescatore (Alcedo atthis), la Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), la Cinciallegra (Parus major) e la Cinciarella (Parus caeruleus).
Negli anni passati sono state rilevate anche le presenze del Rigolo (Oriolus oriolus), della Ghiandaia (Garrulus glandarius), del Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major), del Picchio verde (Picus viridis) e del Picchio muratore (Sitta europaea).
Nelle zone che hanno mantenuto un sottobosco più fitto è possibile scorgere le specie tipiche di questo habitat: lo Scricciolo (Troglodytes troglodytes), il Cordibugnolo (Aegithalos caudatus) la Capinera (Sylvia atracapilla), il Merlo (Turdus merula) o il Cuculo (Cucullus canorus).
La visita alle zone umide può offrire la possibilità di riconoscere il Tritone cristato (Triturus cristatus), la Rana agile (Rana dalmatina) e la Biscia dal collare (Natrix natrix).
La fruizione dell’oasi è stata recentemente migliorata da Pro Natura con la riapertura di un piccolo sentiero-natura che si diparte dalla strada principale d’ingresso all’area.
Recenti osservazioni confermano che progressivamente il bosco si sta ripopolando di fauna, composta soprattutto da uccelli che non possono disporre di ambienti boschivi integri nel territorio circostante. Anche la scarsità di passaggi dei treni TAV pare incentivare il ritorno delle presenze faunistiche. Durante le recenti ispezioni sono state avvistate alcune specie non comuni, come i silvidi, il cuculo o le tortore, anatre e germani reali, lepri e minilepri. C’è chi è certo di aver avvistato persino uno scoiattolo, che dalle nostre parti non è davvero così consueto: un buon segno per il bosco Est Sesia, che grazie alle acque irrigue e sotto la tutela di Pro Natura Novara (che nel proprio simbolo ha proprio uno scoiattolo) cerca di tornare in fretta in piena salute.